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Ormai ci siamo, il XVII raduno
nazionale del VROC Italy è ormai alle porte. Quest’anno si svolgerà a Lido di
Spina, località balneare in provincia di Ferrara.

Il lido è immerso
nell’incantevole cornice paesaggistica delle Valli di Comacchio che si trovano
in provincia di Ferrara, a circa 50 chilometri dalla città. Le valli si
estendono per circa 12.000 ettari e si presentano come una vasta laguna divisa
dal Mar Adriatico da una lingua di terra sulla quale si trovano le località di
Lido di Spina, Lido degli Estensi e Porto Garibaldi.

All’interno delle valli si trova
proprio il paese di Comacchio, famoso per i suoi canali, i ponti e le basse
case color pastello. Proprio per queste sue caratteristiche, il paese di
Comacchio è conosciuto anche come la “piccola Venezia ferrarese”.
Una città
lagunare che affascina per le sue caratteristiche architettoniche unite a
storia e tradizioni locali. Comacchio è una città di origini antichissime
legate agli inizi del Medioevo, che ha fondato la sua economia sulla pesca,
soprattutto di anguille e sulla produzione di sale.
Basta recarsi nel suo
antico centro per immergersi nelle tracce storiche che hanno fortemente
determinato la sua nascita ed evoluzione. Ovunque si cammini è possibile
ammirare bellissime chiese e monumenti che si ergono sui ponti sotto i quali
scorrono numerosi canali.
Il ponte Trepponti, che rappresenta la porta simbolo
per accedere in città, ne è un’esemplare testimonianza con le sue cinque
scalinate.

Le Valli di Comacchio si trovano
all’interno del Parco Delta del Po, una delle zone umide più importanti
d’Europa e la più vasta d’Italia, dichiarato patrimonio dell’Umanità UNESCO, un
angolo di mondo in cui ammirare una natura incontaminata di importanza unica dal
punto di vista naturalistico e faunistico data dalla presenza di tantissime
specie di animali di terra e uccelli tra cui spiccano i famosi “fenicotteri
rosa”.

Si potrà ammirare inoltre la Sacca
di Scardovari, uno dei paesaggi più riconoscibili e caratteristici del Delta
del Po; un ampio bacino che si estende per diversi chilometri nell’entroterra,
affacciato sul mare e interessato dalla presenza delle tipiche Cavane dei
pescatori (case costruite e sospese sull’acqua tramite palificazioni).

Tra le varie bellezze storiche e architettoniche della zona, erge il
famoso Castello Estense della Mesola.

Quattro imponenti torri merlate, mura possenti e grandi finestre fanno
del Castello una struttura a metà tra una fortezza e una dimora di lusso o
Delizia, un tempo protetta da nove miglia di cinta muraria e circondata da un
bosco per la caccia.

E’ degno di nota anche l’Abbazia di
Pomposa risalente al VI-VII secolo che sorge all’interno della Bonifica
Ferrarese a pochi chilometri dalla località di Codigoro (FE). Nata su un
insediamento benedettino, dopo l’anno 1000 è diventato centro monastico votato
ad una vita di preghiera e lavoro e che accolse illustri personaggi del tempo,
tra i quali è da ricordare Guido d’Arezzo.

Particolare lustro a tutta la
provincia è dato dalla città di Ferrara (famosa come “Città della Bicicletta”),
la quale è nota per gli edifici eretti nel Rinascimento dagli Este, signori
della città, tra cui il Castello Estense, dalle stanze lussuose, il Palazzo
dei Diamanti (sede della Pinacoteca Nazionale di Ferrara e caratterizzato
dalla facciata rivestita in blocchi di marmo a forma di diamante) e dalla Cattedrale
di Ferrara, con facciata romanica a tre cuspidi e campanile in marmo.

Ferrara è una splendida città
d’arte da assaporare passeggiando per le sue strade, scoprendo in ogni angolo
il suo carattere di magnifica capitale del Rinascimento e cogliendo da questo
glorioso passato le ragioni del suo presente.

I signori di Ferrara erano gli
Estensi che la governarono per tre secoli e le diedero l’aspetto che ancora
oggi conserva: un’urbanistica unica che armoniosamente fonde Medioevo e
Rinascimento e ne fa la prima città moderna d’Europa. Proprio per questa sua
caratteristica, è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Mondiale
dall’Umanità.

A pochi chilometri si può ammirare
la Città di Ravenna.

Le origini della città si possono
far risalire all’anno 1000 a.C.. Un pigro avvicendarsi di popolazioni
(etruschi, umbri, celti), fino alla conquista romana del III e II secolo a.C..

Nell’89 a.C. la città divenne federata di Roma ed Ottaviano Augusto, successore
di Cesare, costruì un grandissimo porto militare chiamato “Classis” (flotta),
Assieme alla flotta giunse a Classe il Cristianesimo per opera di S.
Apollinare, al quale verrà intitolata nel VI secolo la più bella basilica
martoriale di Ravenna.

Nel 402 l’Imperatore Onorio trasferì a Ravenna la
capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Per la città iniziò la stagione della
prima fioritura, sotto il regno della sorella Galla Placidia, alla quale si
devono monumenti insigni, tra i quali S. Giovanni Evangelista ed il suo stesso
mausoleo. Iniziò anche la cosiddetta “Età dei Vescovi” durante la quale la
Chiesa si trasferì da Classe a Ravenna, che verrà cinta da mura possenti.

Alla caduta dell’Impero Romano
d’Occidente, la città venne dominata per circa 30 anni da Re Teodorico che
ampliò il palazzo reale con annessa cappella palatina (in seguito denominata S.
Apollinare Nuovo) e fece costruire vari monumenti tra i quali il Battistero
Ariano ed il suo mausoleo coperto con un unico gigantesco masso del peso di
oltre 250 tonnellate.

Ravenna fu conquistata in seguito dai bizantini.
L’Occidente venne quindi unito all’Oriente sotto la guida dell’Imperatore
Giustiniano. In questo periodo furono completate le basiliche di S. Vitale e di
S. Apollinare in Classe. Pochi anni dopo però, a seguito dell’invasione dei
longobardi e la lunga lotta che per due secoli ne seguì, nel 751 subentrò la
signoria degli arcivescovi, favoriti dagli imperatori sassoni e franchi.
Ravenna, da città imperiale scivolò nel più modesto ambito regionale.

Nel 1996 Ravenna viene
riconosciuta dall’Unesco “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”, con ben otto suoi
monumenti (Mausoleo di Galla Placidia, S. Apollinare in Classe, Basilica di S.
Vitale, Battistero Neoniano, Battistero degli Ariani, Basilica di S. Apollinare
Nuovo, Mausoleo di Teodorico e Cappella del Palazzo Arcivescovile). Si fa
infine presente che Ravenna si è candidata quale Capitale della Cultura Europea
per l’anno 2019.

Seguiranno presto aggiornamenti, cominciate a segnarvi!

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Prezzi per associati
	gio-dom	ven-dom	sab-dom
Bungalow singolo	€ 340	€ 240	€ 135
Bungalow doppio	€ 205	€ 150	€ 90
Bungalow triplo	€ 180	€ 130	€ 80
Bungalow quadruplo	€ 160	€ 120	€ 75
maglietta	€ 13	€ 13	€ 13

Prezzi non soci: 15 € extra; maglietta 15 €.