[Vins(Vincenzo)]

Visto che questo è lo spazio per gli ENnisti, vorrei deliziarvi con la storia di questa moto ed alcuni dettagli tecnici. Ho impiegato talmente tanto tempo per trovare tutte queste informazioni che ora sono fiero di pubblicarle !

Generalmente, negli ultimi tempi, il progetto di un motociclo nasce dopo numerose ricerce di mercato. I giapponesi si sono rivelati grandi esperti in questo campo, molto spesso anticipando le mode. Nei primi anni 80 venivano importate in Italia, grazie al geniale Carlo Talamo, le Harley Davidson. Subito si accese la moda e la voglia del biker americano...ma le HD costano...e gli giapponesi hanno (anche qui) approfittato dell'enorme fetta di mercato disponibile. Nascono cosi i custom Jap, destinati anche loro ad entrare nella storia. La EN, invece, nasce seguendo un concetto base diverso. Infatti il bicilindrico frontemarcia non si addice alla scuola americana. Pochi sanno che l'EN è equipaggiata con lo stesso motore della mitica GPZ 500 S. Una sportiva rimasta in produzione fino al 1998. un successo incredibile, che continuava la stirpe supersportiva della serie GPZ, assoluto riferimento mondiale nel campo delle moto ad alte prestazioni. Il progetto nasce togliendo due cilindri al quadricilindrico GPZ 1000 (quello che nel film Top Gun viene giudato da Tom Cruis) dimezzando quindi la cilindrata e rendendo più appetibile l'acquisto da parte degli appassionati. Un successo mondiale, tant'è che la GPZ 500 S è entrata proprio questo anno a far parte delle moto ritenute di INTERESSE STORICO!! Questo bicilindrico è arrivato ai giorni nostri con continui, se pur lievi, aggiornamenti e migliorie, che lo hanno reso estremamente robusto. Riviste di settore lo definiscono "allo stato dell'arte ". Il motore in questione equipaggia la EN, ma anche il KLE e la ER 5, ovviamente con fasature e parametri fluidodinamici differenti e studiate in base agli impieghi del mezzo. Le LTD 450 rappresentano un timido ma validissimo esempio per sondare il parere del pubblico. Alcune fonti definiscono la sigla EN come l' abbreviazione di Engine Normal, ossia motore normale...per differenziarlo dalla sigla ER che sta per Engine Racing. In effetti due motori identici hanno prestazioni molto diverse...Ma il vero sta che EN significa ENGLAND, in quanto un custom frontemarcia puo inneggiare solo l' inghilterra, patria di questa architettura motoristica. Si osservino le Triumph, Norton e BSA. La EN, addirittura, sembra anticipare di quasi 20 anni la Triuph America....Una inglese americana. Detto questo va sottolineato che questo motore, pur essendo "settato" per un custom nasconde nel DNA tutti i cromosomi di una supersportiva di razza...e lo dimostra subito, in quanto in listino è la piu potente della categoria di media cilindrata, pur avendo la bellezza di 150cc in meno di tutte... Il peso contenuto e l'agilita ne fanno subito un fiore all'occhiello. Ma ai "puristi " del genere custom non piace il frontemarcia e rimane un po sospesa nell'incertezza (come se avere un V significasse avere una HD...non me ne vogliano gli VNnisti...). L' ultima versione, poi, verrà aggiornata anche nella ciclistica, passando ad un telaio più "basso e lungo" ed adottando diversa componentistica proveniente dalla VN800, come forcella, serbatoio e strumentazione, ed infine ache l'omologazione EURO 1.. Ora il progetto è all'apice, la ciclistica è ottima e permette pieghe che altri custom si sognano. Il motore spinge ed urla in alto, tranquillo e senza scossoni, fino ai fatidici 170 Km/h. Non male per una custom 500cc.
Il bicilindrico ha le manovelle sfalzate di 180 ° (ossia quando uno sale l'altro scende). Cio non è il massimo come regolarità ciclica, in quanto le fasi di scoppio non sono equidistanti. Ma cio le conferisce una sonorità di scarico al minimo galoppante come le HD. I bicilindrici inglesi, invece, avevano le manovelle a 360° (ossia salgono entrambi e scendono entranbi). Cio conferisce una regolarita ciclica perfetta ma rende il motore schiavo delle vibrazioni, anche molto fastidiose. Per questo i tecnici giapponesi hanno sfalzato a 180° le manovelle e poi hanno dotato il motore di un equilibratore dinamico, per abbattere definitivamente tutte le vibrazioni fastidiose. Il motore ha 4 valvole per cilindro. La distibuzione è a catena Morse (detta anche Hy Vo o "silenziosa") e ha due alberi a camme in testa, come le supersportive. Le camme agiscono su un singolo dito che comanda due valvole, cosi da abbattere al minimo il peso delle masse in movimento, permettendo al morote di raggiungere regimi di rotazione molto alti. La primaria è anche essa a catena morse, la frizione è in bagno d'olio ed i cambio è un classico e robusto cambio ad ingranacci scorrevoli. La curiosita, che nessuno saprà (e ho il piacere di farvela sapere io) sta proprio nel senso di rotazione dell'albero motore. Come tutti sappiamo due ingranaggi che lavorano insieme nel trasmettersi il moto invertono il senso di rotazione. La catena, invece, no. Siccome la primaria è a catena, il motore dovrà girare in modo contrario al senso di marcia per permettere al motociclo di avanzare in avanti. Una curiosità che vi lascerà sicuramente di stucco. E questo discorso è anche valido per tutte le moto che adottano la primaria a catena ed un cambio convenzionale. Cio non comporta nulla sulla longevità ed affidabilita, e la vita di questi motori ne è la testimonianza.
I punti deboli sono tre:
1: Runorosità meccanica. I tecnici giapp potevano impiegare qualche risorsa in più per silenziarne un po il funzionamento
2: La frenata. Il tamburo dietro è sufficiente solo se si viaggia in solitaria.
3: Le catere Hy Vo lavorano bene e silenziosamente, recuperano automaticamente giochi derivanti dall'usura, hanno ottimi tenditori....ma non sono longeve come gli ingranaggi.

Occhio che le catene Hy Vo, per il comando della distribuzione, le hanno tutti oggi....

Saluti a tutti gli ENnisti fieri come me.

Vins

[Wanderer(Federico)galleria]

Ottimo articolo Vins, solo... metti un po' di "accapo" qua e là che così si fatica a leggerlo!

[Vins(Vincenzo)]

[Fano(Stefano)galleria]

Io ho posseduto una En 500 per due anni ed è stata una gran moto, leggendo il tuo articolo devo dire che un pò di nostalgia mi è tornata..

[Vegan(Valerio)]

Questa moto è mitica: se avesse conservato la cinghia ed i cavalli della prima serie...col telaio di oggi sarebbe una figata pazzesca.
Invece è solo spettacolare

Vegan

[Vins(Vincenzo)]

L'evoluzione del motore che equipaggia le nostre EN è continuata enormemente lungo tutto questo lasso di tempo....



Incredibile ragazzi !!!

il motore che equipaggia la serie ER6-N altro non è che l'evoluzione del nostro motore!!!!!!

Fate caso all'architettura gnerale...
Fate caso alla disposizione dei cilindri ed alla forma dei carter!!!

E' lui...è lui !!!!!!

Chissà....forse mamma Kawasaki tornerà a pensare di "ficcarlo" nuovamente in un custom con i controcazzi...(scusate la parola ma ci voleva)

Ciao a tutti

Vins

[Zalamort(Angelo)]

Bravo Vins bell'articolo !
Interessante scritto bene e istruttivo...
Ora so qualche cosa in più sulle custom kawa.
Thanks !

[enzorock]

In più aggiungiamo che la EN500 è stata prodotta sini ad un anno fa ed esportata ovunque tranne che in Europa. Non sono sicuro se mamma Kawasaki ancora la produca...ma sino ad un anno fa, ripeto, sì!

[cebollo(marco)galleria]

Ne sono stato il fiero possessore per oltre 13 anni e l'ho data via con vero dispiacere. Assieme abbiamo fatto tanta strada e non mi ha mai deluso. Ora è in Grecia e spero che il suo proprietario le voglia il bene che le ho voluto io....

Anteprima, clicca per allargare.