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Uno di noi

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Paesi Bassi
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EUROPA 2007 

  

Sette Paesi in sette giorni


By Johnny





              E’ sabato 1/9/2007 , appena finito di lavorare monto le ultime cose sulla moto

…….ok è pronta.

             

             Parto per Milano dove mi fermerò a dormire dal mio amico Splinter per partire, così, alla domenica mattina presto

. Purtroppo del nutrito gruppo che dovevamo essere ci ritroviamo solo noi due.

               Dopo una calda notte, sveglia alle sette, veloce colazione e via…….. si parte.

  

        2/9/07   Salutiamo Milano.  La giornata è’ bella, inizialmente calda ma man mano che saliamo a nord la temperatura scende un po’ ma è sempre piacevole.. Attraversiamo la  Svizzera per il passo del  San Bernardo, passiamo Losanna e poi passiamo su una bella stradina  con belle curve fino ad oltrepassare il confine con la Francia.

              Il nastro d’asfalto corre veloce sotto le nostre tritasfalto come pure il tempo………….acc. il tempo…..guardo l’orologio e segna le 18, stiamo guidando da 10 ore, penso un attimo a Splinter e dico tra me “accidenti, infaticabile  Splinter, ne hai di resistenza ragazzo”………………..e’ tempo di trovare un campeggio e cercare un luogo dove mangiare. Citroviamo a      Epinal a circa 70 km a sud di Nancy .Troviamo una pizzeria italiana, con annesso cameriere italiano e pizza italiana (cara) e passiamo così la serata. 

3/9/07      Dopo una notte serena, sveglia alle 7 (forse anche un pò prima),colazione, mando un sms ad un coppia di amici che vivono in Olanda per avvertirli che siamo un po’ in anticipo e per mettersi d’accordo su dove e quando trovarsi,  rimontiamo tutto sulle moto  e ripartiamo

  

I chilometri scorro nuovamente veloci   

anche sotto una breve pioggerellinaben presto            

arriviamo a Maastricht dove ci i incontriamo con i nostri amici olandesi che abbracciamo  e salutiamo anche tra qualche risata .

  

          Decidiamo il da farsi……………………….c’è una proposta, subito accolta, di andare ad Amsterdam (visto che eravamo già in Olanda e la distanza che ci separava era di soli 200 km). Gli “olandesi”  ci propongono un itinerario panoramico: prima tappa a Valkensburg dove visitiamo delle grotte dove si estraeva della pietra color giallino usata per la costruzione di edifici e poi, in tempo di guerra, utilizzata come rifugio

   

all’interno ci sono molti dipinti sui muri

  

                  Arriva presto la sera…..si apre la caccia…….al campeggio. Sotto una lieve pioggerellina montiamo le tende e poi andiamo a mangiare….non proprio olandese………………..

  

              E’ il giorno 4/9, finito l’ormai solito rituale quotidiano di disfare la tenda e rimontare tutto sulle moto ci facciamo un po’ belli eh eh eh  e ci dirigiamo verso le  dighe costruite dopo la disastrosa alluvione del 57 ( se ricordo bene) che separa l’oceano dal mare, chiamiamolo, interno.Per qualche istantemi sembra di essere      ritornato a casa…..tira un forte vento a me familiare perché simile alla “bora” (il gelido vento Triestino) 

 

  

                    Poi ,più avanti, tratti di pioggia si alternano a  scorci di sereno, la temperatura non è proprio sahariana.

  

Ci vuole qualcosa di caldo

 

  

          Arriviamo in tarda mattinata ad Amsterdam…………..parcheggiamo le moto   E facciamo un giretto ad ammirare le bellezze della città……

      

……..ma non solo queste ………..

       

….poi cambiamo mezzo…..

 

  

  Devo dire che Amsterdam è stata una delle poche città nelle quale sono andato mooolto volentieri a  vedere le vetrine ( vero Splinter ?????? eh eh  eh).

             Purtroppo il tempo a disposizione non era tanto per cui ritorniamo alle moto 

    

……..mentre qualcuno si cambia

   

…….altri salgono in sella sui propri destrieri

 

  

E’  ora di ritornare lentamente indietro, verso il Belgio, un altro amico (belga)  ci aspetta alla sera.

  

                    Quando lo vediamo  ci sembra di essere un po’ a casa…………………………..bhè in effetti lo siamo……in quella sua!!!!!!!!! eh eh eh  

   

            

        Veniamo subito “investiti” dall’ospitalità del nostro amico che ci fa mettere subito a nostro agio, noi e le nostre moto.

Poi alla sera abbiamo letteralmente assalito la tavola consumando………………..no…non ve lo posso dire…..altrimenti correte subito a saccheggiare il frigorifero con l’acquolina in bocca, dico solo prodotti genuini di terra italica; anche la cantina, ovviamente, non è stata risparmiata eh eh eh.

  

  Dopo aver privato del sonno le figlie (chiediamo scusa) tutti a nanna ( dopo le 2:00).

  

5/9/07  Il risveglio è di quelli che sempre si sognerebbero e cioè con caffè bollente e ogni ben di Dio  sulla tavola tutto già pronto e….servito.

  

Passiamo la mattinata insieme al nostro fratello belga nei dintorni, ma neanche tanto……..siamo andati fino al Polo eh eh eh

 

…..poi pranziamo e……..mando un sms ad un altro amico (stavolta tedesco) (che si era reso disponibile per vederci il giorno 6/9) e mi dice che il 6 è libero alla mattina  mentre al pomeriggio deve montare il turno di lavoro. Decidiamo, così, di salutarci con “il belga” e di proseguire “l’avvicinamento” verso “il  tedesco” per arrivare, il giorno dopo, per tempo.

  

Grazie fratello per la compagnia, l’amicizia e l’ospitalità, un grazie anche a Rosy che ci ha sopportato  e che ci ha deliziato con i “fornelli”.E’ sempre un piacere stare in tua compagnia…..peccato per il poco tempo.

Facciamo quasi 300 km, ma sia Splinter che io quasi non ce ne accorgiamo

 

.E’ l’ora di trovare un campeggio. Ne troviamo uno molto pulito e praticamente deserto con annesso ristorante greco.Montiamo le tende, doccia e…….a cena. Siamo fortunati , il locale è bello ed il cibo ottimo come pure,alla fine, il conto per fortuna anche  insipido he he he.

  

                                       

  

     6/9/07     L’indomani. partiamo di buon ora sotto un cielo grigio minaccioso……………..infatti nell’attraversamento di un piccolo passo ci investe una fitta pioggerellina ed una nebbia consistente oltre  ad un freddo pungente. In breve arriviamo da  Italobiker , che nel frattempo ci era venuto incontro per un pezzo di strada.

  

             Mitico personaggioItalobiker      nessuno di noi l’aveva mai conosciuto di persona prima di allora ma con la sua simpatia è stato come riabbracciare un amico che non vedevamo da tempo ……..bhè in effetti non era cosii???????.  Ci ha messo anche lui subito a nostro agio……..oltre che vicino alla stufa (visto che eravamo infreddoliti) 

   

  

  

             Anche qui il tempo è tiranno, le lancette dell’orologio quasi a farci dispetto sembrano correre più veloci che mai . Dopo aver appezzato l’ottima abilità sui fornelli di Italobiker arriva l’ora dei saluti…..e non solo con Italobiker ma anche con  gli olandesi che per molta strada ci hanno accompagnato.

             Ridendo Sprinter ed io ci guardiamo e ci diciamo “e adesso chi ci farà da strada”…si perché era sempre Nico quello che stava davanti, con la scusa (per noi) che forse lui la conosceva.

  

Questo è il momento in cui “minaccio” Nico di venire con noi eh eh eh  

    

  

                Grazie, amici, anche a voi, infaticabili compagni di viaggio, è stato bello girare insieme..

  

             Siamo restati nuovamente  Splinter ed io come quando abbiamo intrapreso questa bella avventura.

              E’ giovedì  pomeriggio del 6/9, il cielo anche stavolta, ma forse più delle altre volte, non promette nulla di buono.La meta è il Faaker See a Villaco in Austria dove c’è il più grande motoraduno d’Europa e dove verranno anchealtriamici           (italiani, stavolta eh eh eh ) . I chilometri non sono pochi e sappiamo che dovremmo fermarci ancora una notte in Germania.  Comincia a piovere e anche parecchio, proseguiamo e dopo  un po’ ci infiliamo le tute antipioggia ma ormai, soprattutto Splinter che era in jeans, eravamo già un po’ bagnati; proseguiamo ancora per un po’  ma viste le condizioni e soprattutto l’ora (era ormai quasi buio) decidiamo di cercare un campeggio.Giriamo  per diversi minuti e finalmente troviamo un’indicazione. Arriviamo sul posto ma non c’è anima viva ( e te credo….con quel tempo!!!!) e neanche l’ombra del possibile campeggio. Sconsolati, bagnati e provati dalla giuda in quelle condizioni decidiamo per una  “zimmer” (come tutti sapranno….camera), troviamo l’indicazione…….scendo dalla moto, sotto la pioggia, con il casco in testa, tutto di nero vestito con l’antipioggia e tutto bagnato….suono alla campanella e dopo un po’ la porta timidamente si apre ed appare una vecchietta un po’ impaurita ( e lo credo bene eh eh eh) che mi dice che non c’è da dormire.

               Proviamo da un’altra parte e per fortuna  ci sistemiamo in un bel e riscaldato minialloggio (sì con i termosifoni accesi……..siamo alla prima settimana di settembre!!!!!!!!!) ed abbiamo così la possibilità di asciugare i vestiti e riposarci  

,

               Per fortuna c’è sempre il lato positivo delle cose……………veniamo infatti ricompensati con un ottima cena in un bel ristorante con tanto di cameriere vestite in abito tipico del posto mangiando molto e spendendo poco.

               La notte passa calda e serena, i vestiti asciutti  e alla mattina una colazione “alla tedesca” dove praticamente c‘era di tutto.

        7/9/07   Partiamo sotto un cielo grigio ma senza pioggia, la strada , ancora bagnata, scorre nuovamente veloce come quotidianamenteeravamo      già abituati ed in breve siamo in territorio austriaco. I campi inondati  d’acqua ci fanno osservare che la pioggia non ha risparmiato neanche questi luoghi.

               Fa un po’ freddo, anzi abbastanza, ………..vediamo infatti delle cime innevate da poco……..ma tanto sono in alto, penso,…….ma dopo qualche chilometro ci troviamo con la neve ai bordi della strada         

…….e penso “ma siamo sempre ai primi di settembre!!!!!!!!!!!!”

  

Passiamo i Tauri ed il tempo si fa man mano sempre più bello ed in breve arriviamo alla meta, il Faaker See.Come al solito c’è una marea di gente e moto dappertutto   

     

Sabato arrivano gli amici italiani, trascorriamo mezza giornata serenamente insieme a loro  guardando le bancarelle ed i vari espositori 

       

e ci concediamo qualche piccola….divagazione 

    

  

Anche in questo caso il tempo passa inesorabile, arriva presto il  pomeriggio ed i nostri amici devono rientrare a casa, altri saluti ( accidenti è sempre il momento meno bello) e restiamo nuovamente soli. Restiamo ancora la notte perché………………………………………..……………abbiamo ancora da vedere alcune cose………….

   

……… cose innocenti

 

………..spettacoli per ragazzini…….

 

  

Arriva così l’ultimo giorno. (sigh)

  8/9/09    Partiamo alla domenica mattina per il (purtroppo) rientro. Verso Udine ci fermiamo ad un autogrill per i saluti.

             Ora sono solo, pure Splinter, che di strada ne deve fare ancora parecchia; dentro il casco tanti pensieri, tante immagini ed un velo di malinconia, mi scappa quasi una lacrima e penso un po’ a tutti ma soprattutto a Splinter che con la sua amicizia e  compagnia mi ha fatto passare questa bella avventura.

 

  

  

                                                                                                                                                                                                        Conclusioni personali

  

  

Premetto che non avevo mai fatto un  viaggio così lungo in moto, 3800 km !!!!

-          devo dire che è stata un’esperienza unica

-          ottime le statali in Francia equiparabili alle autostrade (a pagamento)

-          mi ha sorpreso la disponibilità in Belgio e Olanda e Germania degli automobilisti nei confronti dei motociclisti, molti al nostro passaggio ci davano strada scansandosi per farci passare soprattutto nel caso di colonne

-          in diversi posti si mangia bene ed abbondante spendendo non più o poco più di 10 euro

-          incredibile ma gli italiani li trovi dappertutto

          

Avrei  potuto narrare di tanti piccoli episodi  accaduti durante il viaggio ( mi si son rotti gli occhiali da sole-vista, subito riparati, un laccio del borsone, anche qui riparato” al volo”, la rottura del tripfender (si chiama cos’i ??????) e……direi basta….ma mi sarei dilungato troppo.

             Anche la descrizione dei luoghi è molto approssimativa perché, sfortunatamente, visti praticamente di passaggio……………………….è stata molto…. una gran corsa……………ma ne è valsa la pena.

  

 

 

Ciao

Johnny

 
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