Home arrow Beneficenza arrow Il Cuore del VROC

Una VN delle nostre

IMG_0020.jpg

Uno di noi

P1100258.jpg
1° MotoBabbo VROC.IT

Alcuni vrocers, incuranti del freddo, hanno partecipato al

1° MotoBabbo VROC.it!

Melzo, 20 dicembre 2009

Vai alla galleria

MotoBabbi


di Alexbenna

Il giorno è arrivato, l’autorizzazione è stata data, il clima è propizio quindi si parte con i preparativi.
Con il cuore pieno di iniziative scendo nel garage dove la mia bimba aspetta come sempre di vedermi.
La guardo e noto che mi sta sussurrando qualcosa, mi avvicino e la sento, si mi sta dicendo che anche lei è entusiasta dell’iniziativa e come instancabile amica vuole partecipare attivamente. Ok, penso, è giusto mi hai sempre accompagnato in tutte le mie esperienze più belle, quindi parteciperai anche tu.
Esco ed entro in un centro commerciale eccitato da mille idee entro nel reparto oggettistica di natale e mi metto furiosamente a cercare. Mi accorgo che nel cestino ho preso un sacco di cose senza neanche pensarci, tutto sembra cadere al suo interno come dettato da un istinto sovrannaturale. Mi dirigo alla cassa pago e ritorno a casa senza neanche entrare, passo direttamente nel garage e metto tutto quello che ho acquistato per terra davanti a lei.
Come pervaso da un potere nascosto incomincio a vestire la mia “renna”. Dopo circa due ore mi riposo e sospendo la “vestizione”. Mi allontano e penso..manca ancora qualcosa..ci penseremo domani.
Il giorno dopo e i giorni a seguire sono stati frenetici nei quali ho passato molto del mio tempo libero ad addobbare con mille oggetti la mia bimba.
Dopo quasi una settimana il capolavoro è finito. Anche il mitico bandierone con il simbolo del gruppo che per tanto tempo era rimasto sul pianale della macchina ora si erge orgoglioso nel suo posto migliore.
La guardo e lei mi confida la sua soddisfazione. Faccio qualche foto da mettere sul sito per far partecipe anche gli altri vrocers e finalmente orgoglioso penso che ormai mancano solo i dettagli.


Nei giorni in cui la bimba si vestiva a festa nel frattempo io cercavo di organizzare il tutto al meglio..mi sono sentito molto con bimbo biker con il quale sono riuscito ad organizzare sia la locandina che il ritrovo.
Tanto è stato il tempo passato a sospirare un’ora adeguata in cui potevamo entrare in ospedale per dare doni ai bambini. L’ospedale di Melzo con i suoi responsabili finalmente di accordano un’ora precisa. Ottimo, penso, ora finalmente possiamo dare la notizia pubblicamente! Così la locandina ha incominciato a completarsi di giorno, ora e ritrovo.
Grande sostegno abbiamo avuto dal nostro amico Bonfanti che ci ha permesso di usare lui come base d’appoggio per il ritrovo e il deposito dei regali.
Di giorno in giorno il topic che così lentamente era partito, ora sembrava frenetico, un sacco di risposte di appoggio e un sacco di adesioni. Il mio cuore si riempiva ogni giorno di più quando sentivo che anche altri fratelli erano entusiasti dell’iniziativa e mi davano il loro totale appoggio. Piano piano tutti si stavano dando da fare e ognuno si faceva carico di aiutarmi ad organizzare. Bimbo biker si è sentito con un gruppo di motociclisti che da due anni ormai organizzava questo evento.. e con entusiasmo hanno accettato di unirsi a noi nello stesso giorno.


Domenica 20 dicembre sarà una data che resterà sempre incisa nel mio cuore.
Mi alzo presto per i preparativi e la vestizione. Il tempo nei giorni precedenti non era stato proprio dalla nostra. Le notizie meteo intervallavano schiarite a nevicate. La mia speranza nella buona riuscita era veramente messa alla prova.
Ma l’iniziativa era troppo importante e anche il tempo a quanto pare sembrava capire..
Alle 8.00 di mattina il cielo era chiaro, ma il termometro mi fece capire che non tutto poteva essere perfetto. Incredulo lo guardo e mi accorgo che a quella temperatura mai ero uscito con la mia bimba. -7°C.
Mi vesto come una cipolla mettendo il gilet con le mie patch di cui ne vado orgoglioso sopra il vestito, per ultimo. La scritta della patch simpatizzante vroc brilla come una stella riempiendomi d’orgoglio.
Scendo e vado nel garage, lego il sacco con i doni che nei giorni precedenti avevo preso e la accendo.
Con un colpo di tosse mi ricorda che la temperatura è veramente bassa ma subito dopo la mia bimba suona come un organo appena accordato. Ci vuole un po’ prima che si riscaldi a dovere. Dopo qualche minuto parto con l’angoscia nel cuore e dritto come un felino … sulla strada il ghiaccio è tanto!
Nelle strade secondarie dove passano solitamente poche macchine, quella domenica ne sono passate davvero poche, il ghiaccio brillava come argento sulla lingua di asfalto nero. Per fortuna, ho pensato, almeno si vede!


Il primo ritrovo è con Gianni e Lele alla rotonda dell’autostrada. Una piccola sosta per una sigaretta e poi via verso Gorgonzola dove tutti gli altri vrocers ci aspettavano.
Il viaggio è stato veramente duro. Ogni rotonda era un pericolo. Dopo qualche chilometro mi accorgo che le dita delle mani mi fanno veramente male. Decido di accostare per riscaldarmi un po’. Metto le mani sopra i terminali ma non riesco a sentire alcun beneficio. A quel punto decido di togliere i guanti. Scopro con mio dispiacere che un dito sanguinava perché la pelle si era spaccata dal freddo. Dopo aver riacquistato la sensibilità, si riparte. Arriviamo alla rotonda di Bettola dove incontriamo Mamo e Fiamma e insieme proseguiamo per la prima tappa.
Alle 9.45 circa arriviamo davanti al negozio di Bonfanti dove si erano già ritrovati buona parte degli altri babbi natale. Lo spettacolo era grande. Tutti vestiti con moto truccate per l’occasione. L’emozione iniziava a salire. Una breve sosta per un caffè e poi via al motogiro!
Partiamo tutti insieme girando per il paese e altri paesini limitrofi per raggiungere l’ospedale. Il cuore batteva forte. Il freddo iniziava ad essere una cosa secondaria. Vedere le facce di tutti quelli che incontravamo che urlavano e suonavano clacson per salutarci. Un piccolo serpente di motorenne con babbi natale che sfidano freddo e ghiaccio per le strade.
Raggiungiamo il parcheggio del supermercato dove dovevamo incontrare anche l’altro gruppo. Altri vrocers arrivati con macchine e famiglie si incontrano in un tripudio di colore rosso. La neve a lato delle strade faceva da cornice ad una giornata così bella. Quando tutti finalmente siamo arrivati inizia l’ultima passerella. Senza casco per 50 metri raggiungiamo il cancello dell’ospedale ora vestiti prorpio come babbo natale! Entriamo al suono delle cornamuse. Il cuore è sempre più grande!

L’ingresso al reparto avviene in un ordine quasi militare! Con rispettoso silenzio entriamo e intravedo i visi dei bambini. Senza fiato. Con gli occhi pieni di felicità, la bocca semiaperta in segno di stupore. I genitori con un sorriso inebriante. Piano piano tutti i babbi sono entrati e ognuno di noi dona un presente, senza sapere cosa contiene, ma con la convinzione che renderà quel bambino più felice. Le infermiere entusiaste accolgono tutti i dolci e le caramelle che abbiamo raccolto e ridono felici. Non potrò mai dimenticare l’espressione di un bambino a letto quando a turno siamo entrati per dargli un regalo. Quasi commosso ci ha ringraziato.
Tutto il freddo preso, tutti gli sforzi fatti, la tensione per il viaggio, tutto in un’attimo è svanito! Il calore di quelle persone di tutti i vrocers e gli altri era enorme, riscaldava gli animi e i corpi di tutti.
Un’ultima visita al reparto del pronto soccorso infantile dove troviamo altri bambini che non credono ai loro occhi.
Finalmente è andato tutto bene, l’ultima foto ricordo nella sala centrale con un bicchiere di vino poi tutti a casa.
Nel piazzale dell’ospedale poi alcuni di noi sono andati a proseguire la giornata di festa con i nuovi amici che ci hanno affiancato.
Altri come me sono tornati a casa.
Il viaggio di ritorno è stato come passeggiare su una nuvola. Ero elettrizzato eccitato e pieno di gioia allo stesso tempo. I sorrisi dei bambini, le strette di mano dei genitori ed infermiere, tutto mi riempiva il cuore.
La giornata per me è finita lascio ad altri la possibilità di aggiungere loro opinioni e sentimenti e di concludere secondo il loro gusto.
Una cosa tengo particolarmente a precisare. Grazie di cuore a tutti. Da chi mi ha permesso di portare avanti quest’iniziativa a chi con tanta passione mi ha aiutato ad organizzare. Grazie. Solo uniti saremo sempre un grande gruppo!

 

di Bimbobiker

ore 9.30 ci siamo ritrovati (una quindicina di vrocers e relative zavorrine) davanti a "Bonfanti" di Gorgonzola, alcuni erano in macchina visto il tempo e il freddo (al mattino presto c'erano ancora delle belle lastre di ghiaccio), ci siamo ritrovati con il motoclub Bussero e i Motociclanti della Martesana di Pozzuolo davanti all'ospedale di Melzo alle 10:30 (siamo arrivati a circa 15/20 moto in totale) con successivo in ospedale dovi ci aspettava Massimo (dell'associazione Proberot di Truccazzano) e alcuni dei suoi vestiti da pastori mentre lui suonava la zampogna.

L'ingresso in reparto pediatrico è stato bellissimo con Massimo che suonava e un orda di circa 40 babbi al seguito, consegna dei regali ai bimbi e brindato tutti insieme nell'atrio dell'ospedale. Qui ci siamo divisi e io, Final 900, Bikerroy, JJ, Nice e Maurino con le nostre relative zavorrine abbiamo proseguito il giro con gli altri due club per l'innaugurazione del nuovo oratorio di Trecella, benedizione moto e biker e arrivo a alle 13: circa in piazza a Truccazzano nella sede della Proberot,dove a noi del Vroc hanno offerto il pranzo con un bel piatto di pasta seguto da una bella polenta con salsiccia e cipolle il tutto accompagnato da un buon vino!!!!

Vista l'accoglienza abbiamo lasciato un'offerta all'associazione (i soldi che raccolgono li usano x ristrutturare la sede e poi danno il rimanente all'Amref). Dopo pranzo i Vrocers rimasti sono tornati a casa mentre io, insieme a pochi altri rimasti, tra i quali alcuni ragazzi dei Bikerturist, siamo andati al leroy merlin di Pantigliate dove 2 moto sono state parcheggiate all'ingresso del brico mentre si faceva un giro dentro x dare qualche caramella o regalino ai bimbi. Rientro in piazza a Truccazzano alle 16:30 in parata e lancio dei palloncini con attaccati i pensierini dei bimbi, musica, caldarroste, vin brulè e ringraziamenti a tutti i partecipanti.
Non mi sembra che ci sia altro da aggiungere, a parte il freddo!!!!
Ottima l'accoglienza dei gruppi e l'affiancamento che mi hanno dato x la riuscita dell'incontro è stato ottimo.

 
< Prec.

Google Translation

Mi piace!

Chi c'è online

Abbiamo 26 visitatori online
    © 2024 Vulcan Riders and Owners Club<br>il motoclub dedicato alle Kawasaki custom
    Joomla! is Free Software released under the GNU/GPL License.
    Privacy Policy