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Una VN delle nostre

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Uno di noi

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2° MotoBabbo VROC.IT

il 19 dicembre si è svolto il

2° MotoBabbo VROC.it!

Milano, 19 dicembre 2010, c/o CAF Onlus

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MotoBabbi


di Alexbenna

Eccoci di nuovo al nostro appuntamento con il moto babbo.
Anche quest’anno si ripresenta l’occasione di fare del bene per dei bambini meno fortunati.
La location è cambiata rispetto all’anno scorso. Quest’anno il nostro obbiettivo sarà il CAF onlus di Milano.
Il tutto nasce da un biglietto da visita lasciatomi da Gianni. Lo leggo … Caf onlus Milano e subito dopo una lettura veloce capisco che qui c’è bisogno di donare amore e regalare un sorriso. Ne parlo con Fede e tutto il consiglio e mi rispondono …. perchè no …. si può fare!
Pieno del solito entusiasmo aspetto con ansia il giorno in cui dovrò recarmi li per parlare con la responsabile del centro.
Finalmente il giorno arriva e accompagnato da Miky ,che mi fa subito capire tutto il suo entusiasmo,partiamo per la visita di presentazione.
Non certo senza un pizzico di emozione, arriviamo al Caf dove ci accoglie Tamara, la responsabile.
Con una spettacolare gentilezza ci accoglie e ci parla del Caf, di cosa si occupa, quali sono i suoi fini, chi sono gli ospiti e cosa hanno passato.
Un tuffo al cuore di colpo mi prende e con uno sguardo complice capisco che lo stesso è capitato al mio compagno di avventure. Di colpo capiamo che si tratta di una realtà difficile e delicata ma sicuramente ricca di amore.
Capiamo all’istante di esserci recati nel posto giusto. Con umiltà e profondo rispetto ci proponiamo per organizzare una manifestazione benefica che avrà come scopo di regalare un sorriso a quei bambini.
Subito capiamo che Tamara rimane piacevolmente colpita e affascinata da questa iniziativa.
Inaspettatamente ci chiede se vogliamo incontrare i bambini …
Un nodo in gola, e via, senza farlo notare troppo, decidiamo di incontrarli.
Ci fa visitare il centro illustrandoci per filo e per segno la struttura. Rimaniamo sbigottiti da quanto bene sia gestito e organizzato il tutto.
Arriviamo in una stanza dove c’erano dei bimbi. Chi giocava, chi guardava un cartone animato in tv, chi con aria diffidente si chiede chi fossero quei due “brutti uomini vestiti di pelle con quel particolare gilet pieno di toppe e spillette”. In poco tempo il nervosismo, che nel tempo in cui attraversavo il centro per arrivare da loro aveva raggiunto livelli enormi, si era ormai stemperato per lasciare spazio al nostro buon cuore.
Passiamo il tempo a spiegare cosa fossero tutte quelle spille che loro pensavano fossero “trofei”. A spiegare perché avevo quei buffi pantaloni di pelle che ricordavano un cowboy … e alla fine un saluto alle nostre bimbe.
Appena giunta la notizia che potevano vedere le moto un senso di euforia si è sparso nella stanza.
Gli occhi subito illuminati da un’emozione palpabile erano da premonizione per una nervosa e frettolosa vestizione per uscire in cortile e vedere quei cavalli su cui andavamo.
L’emozione la fece da padrone e ci presero, in educato ordine imposto da educatori sempre presenti,letteralmente d’assalto. Vollero a tutti i costi,e più di una volta, salire per provare l’emozionante sensazione di cavalcare una moto.
A ripensare a quegli occhi, a quei sorrisi, a come alcuni tremavano dall’emozione, ancora oggi mi riempie il cuore.
Con dispiacere ci rendiamo conto che è arrivato il momento di andare e per il momento salutarli promettendo di ritrovarli quanto prima.
A questo punto iniziamo con i preparativi.
I giorni seguenti sono stati pieni di impegni da parte di tutti. Mail, telefonate viaggi a Milano per organizzare per vedere la strada da fare per organizzare puntelli e ritrovi. Tutto fatto nella più bella e sana complicità.
Mi è capitato di tornare al Caf per decidere quale fosse la strada migliore e i tempi di percorrenza, e con l’occasione sono tornato a salutare i miei piccoli amici. Non pensavo di emozionarmi tanto quando uno di loro mi corre in contro abbracciandomi e un’altra mi saluta chiamandomi “sceriffo”! come trafitto una freccia infuocata il mio cuore quasi smette di battere. Bellissimo!
Continuano i preparativi e le preoccupazioni perché tutto si svolga al meglio. Ma come al solito il tempo ci è ostile … le previsioni ormai danno neve per domenica e l’angoscia sale. Continuo a pensare che non ce lo meritiamo …. anzi non se lo meritano i bambini.
Ormai i preparativi sono quasi ultimati … la mia bimba incomincia ad assomigliare ad un albero di Natale e ad abbellirla quest’anno si sono aggiunte altre novità.
Il meteo sembra essersi reso conto dell’importanza della manifestazione e ci regala la speranza di avere una giornata senza neve.
La tensione emotiva incomincia a farsi sentire e mi sento quasi elettrizzato.
Finalmente il giorno è arrivato! Nei giorni precedenti mi sono lasciato trasportare dall’ansia a causa della nevicata abbondante del venerdì.
Strade che assomigliavano a piste da sci ..
Questa mattina mi sveglio circa 10 minuti prima del suono della sveglia preso dalla voglia di vedere fuori dalla finestra. Mi affaccio e scopro che è tutto come il giorno prima, ossia strade sporche ma per il momento niente nevicate.
Mi preparo di fretta e scendo per riscaldare la bimba. Lei è li che mi aspetta come sempre ansiosa di riuscire nella giornata. Oggi la temperatura è più clemente solo -1°. Mia moglie ottiene un passaggio da un’amica in macchina e via … con un sospiro salgo la salita ghiacciata che mi porta sulla via appena fuori di casa.
Tutto procede bene, con i piedi a terra faccio i 500 metri che mi separano dalla strada provinciale. Per fortuna le strade sembrano pulite. Ci incontriamo con alcuni all’uscita dell’autostrada di capriate e via verso i diversi “puntelli” che ci separano dal caf.
Il freddo si sente.. è dicembre dopotutto..
Usciamo dalla tangenziale e ci si unisce al gruppo proveniente da Milano e proseguiamo verso il caf.
Entrati in Milano veniamo raggiunti anche da due moto della polizia municipale che ci scortano verso il caf
Devo ammettere che è stato emozionante essere scortati dalle moto dei vigili.
Arriviamo vicino al caf dove veniamo raggiunti da tamara che ci coordina per l’ingresso al caf.
Arriviamo davanti con le due moto della polizia a sirene spiegate noi con le radio al massimo con le canzoni di Natale che suonano dolcemente.
I visi dei bambini quando ci hanno visto sono state davvero indimenticabili. Incredulità,stupore, gioia…
Entriamo ordinatamente all’interno del centro parcheggiamo e subito i bambini ci corrono incontro..
Bellissimo! Il tempo di togliere i guanti e subito passiamo alla distribuzione dei regali, chiamando per nome i bambini che con una foto e un bacio si prendono il regalo e guarda caso proprio quello che volevano!
Subito dopo ci cimentiamo in un’esperienza unica! Un giro in moto con i bambini.
Inizia così un cerchio di moto che passando davanti al cancello, prendono un bambino e iniziano un giretto nella via chiusa davanti al centro.
Continuando a girare cambiando continuamente passeggero mi accorgo dell’emozione che ci pervade.
La sensazione è che forse i veri bambini eravamo noi! Le grida di felicità ogni volta che ci si incrociava per la strada con un altro babbo facevano venire la pelle d’oca.
Dopo circa mezz’ora di giretti decidiamo di smettere ed entrare al caldo nell’edificio dove ci attendeva un generoso buffet.
Abbiamo passato dei bei momenti con i bambini.. risate, chiacchere il tutto mentre si pranzava.
Il tempo ci ha improvvisamente ricordato che era ora di andare lasciando che qualche fiocco di neve cadesse sulle nostre moto.
Visto la lontananza decidiamo di incamminarci. Un nodo in gola mi ha preso quando i bambini volevano che restassi ancora un po’ con loro. A malincuore salutiamo e ci avviamo verso casa..
Pieni di gioia, con il cuore colmo di emozioni torniamo mesti verso casa..
La giornata è finita, le emozioni sono state tante e a riempirci il cuore di gioia rimane l’aver lasciato una giornata felice ai nostri piccoli amici.
In attesa dell’anno prossimo non possiamo che essere felici di come si è svolta la fantastica giornata.
Alexbenna

 
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